Home Economia Stop ai sussidi alle esportazioni, la FAO: “Inevitabile una maggiore partecipazione”

Stop ai sussidi alle esportazioni, la FAO: “Inevitabile una maggiore partecipazione”

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Garantire la sicurezza alimentare e gli obiettivi nazionali di sviluppo senza mettere in pericolo i propri partner commerciali dovrebbe essere una priorità per ogni Paese che intrattenga rapporti commerciali internazionali. A sostenerlo è il direttore generale della FAO, José Graziano da Silva, commentando le decisioni in tema di intesa in ambito agricolo frutto della 10ma conferenza ministeriale della World Trade Organization (WTO). “L’incertezza continua su come affrontare una situazione di questi tipo è preoccupante in un mondo in cui è probabile che nei decenni a venire l’importanza del commercio agricolo globale cresca con l’evoluzione degli schemi di consumo e di produzione”, ha sottolineato Graziano da Silva, secondo cui “per la maggior parte delle nazioni è quindi inevitabile una maggiore partecipazione”. Il direttore generale della FAO ammette però che “il processo di aprire ulteriormente al commercio, e le sue conseguenze, dovranno essere ben gestiti se il commercio ha come scopo il miglioramento della sicurezza alimentare”.

Fra le decisioni prese dalla WTO è inclusa quella di arrivare entro il 2018 all’eliminazione dei sussidi all’esportazione dei prodotti agricoli; l’obiettivo prefissato è aumentare la competitività, e per raggiungerlo il Paesi in via di Sviluppo potranno continuare ad accumulare scorte per garantire la propria sicurezza alimentare e ricorrere, in caso di necessità, a uno Special Safeguard Mechanism nel momento in cui si trovassero di fronte ad un aumento delle importazioni. Inoltre a partire dal 2016 i Paesi sviluppati si dovranno impegnare a fornire agli esportatori di cotone un accesso duty-free e quota-free, a patto che sia compatibile con gli accordi esistenti.

Commentando queste decisioni Graziano da Silva ha colto l’occasione per ricordare che, come sottolineato dallo State of Agricultural Commodity Markets (SOCO) 2015-16, il commercio influenza tutti e 4 gli aspetti della sicurezza alimentare: la disponibilità e l’accesso al cibo, il suo utilizzo e la sua stabilità. Il direttore generale della FAO ha inoltre fatto notare che il commercio e le politiche ad esso associate influenzano questi diversi aspetti in modo diverso anche all’interno di una stessa nazione e cambiano con lo sviluppo dei Paesi. Mantenere un equilibrio tra gli obiettivi a breve e a lungo termine è fondamentale anche perché l’instabilità geopolitica, climatica e indotta dalla linea politica aumenteranno la frequenza delle scosse di mercato.

Da questo punto di vista gli incentivi in agricoltura aiutano a migliorare le produzioni e l’efficienza e a favorire una crescita economica più ampia. Nella nuova edizione del SOCO la FAO osserva però come il modo migliore per progredire potrebbe essere risolvere le preoccupazioni e le priorità nazionali, e come sia necessario rafforzare la coerenza in termini di sicurezza alimentare per permettere ai governi non solo di conformarsi maggiormente alla situazione commerciale regionale e globale ma anche di mettere a punto migliori politiche di commercio.

 

Foto: © Helmut Niklas – Fotolia.com

 

Silvia Soligon