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Studio Usa: serve nuova varietà di mais resistente ai parassiti

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Occorre sviluppare una nuova varietà di mais più resistente agli attacchi del parassita earworm (Heliothis zea). Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Plos One dai ricercatori dell’Università del Maryland di College Park (Usa), secondo cui negli ultimi tempi l’insetto è diventato più forte.

Gli scienziati hanno studiato per un ventennio i danni provocati da earworm alle colture. Hanno così osservato che il parassita ha recentemente sviluppato una resistenza alle piante “Bt”. Si tratta di varietà geneticamente modificate, ampiamente utilizzate nelle colture di mais e cotone, che per anni hanno protetto il raccolto dall’azione di Heliothis zea. Queste piante hanno la capacità di produrre un tipo di proteine, chiamate Cry, che dopo essere state ingerite uccidono i parassiti, mentre risultano innocue per altri insetti come api, vespe e scarafaggi. Il loro utilizzo permette di ridurre notevolmente l’impiego degli insetticidi, salvaguardando l’ambiente. Inoltre, aumenta significativamente la produttività delle piantagioni, tanto che nel 2015 l’81% di tutto il mais piantato è stato geneticamente modificato con la tecnologia Bt.

Gli studiosi evidenziano che di recente, tuttavia, alcuni Stati del Nord America hanno subito molti danni a causa dell’azione di earworm, che avrebbe sviluppato una resistenza alle proteine Cry. Di conseguenza, gli esperti invitano a correre ai ripari: chiedono alle industrie agricole e biotecnologiche di sviluppare una nuova varietà di colture Gm, capace di contrastare gli attacchi dei parassiti. Se questo non verrà fatto, avvertono, gli agricoltori andranno incontro a seri danni economici e l’ambiente ne risentirà in modo significativo, perché per fronteggiare l’Heliothis zea potrebbero venire impiegate dosi ingenti di insetticidi.

 

Foto: Pixabay

red.