Forza Italia, assieme agli altri partiti della coalizione di centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia) ha firmato un programma comune per le elezioni del 4 marzo del 2018. Il programma è articolato in dieci punti alcuni dei quali riguardano, esplicitamente o meno, il settore agro-alimentare.
Il comparto è richiamato nel capitolo dedicato ai rapporti con l’Unione Europea: “Tutela in ogni sede degli interessi italiani a partire dalla sicurezza del risparmio e della tutela del Made in Italy, con particolare riguardo alle tipicità delle produzioni agricole e dell’agroalimentare”. L’obiettivo della coalizione di centrodestra è quello di allentare i vincoli europei con riferimento alle politiche di austerità, con la proposta di rivedere i trattati europei e la contrarietà alle “regolamentazioni eccessive che ostacolano lo sviluppo”. Un uso più effciente dei fondi europei è uno dei punti del piano per il Sud.
Sulle politiche fiscali la proposta è di riformare il sistema tributario con “l’introduzione di un’unica aliquota fiscale (Flat tax) per famiglie e imprese”. Le risorse “liberate dalla Flat tax” possono rappresentare un propulsore per gli investimenti pubblici e privati. Per le piccole e medie imprese l’accesso al credito dovrà essere più agevole mentre per l’iniziativa privata la proposta è di definire una “autocertificazione preventiva” con verifica ispettiva al termine delle opere.
Per l’innovazione si punta sulle tecnologie per l’efficientamento energetico, sul “piano di ristrutturazione delle tecnostrutture e migliore utilizzo delle risorse per le nuove tecnologie per tutto il sistema delle imprese, con particolare riferimento alle piccole e medie”, sul sostegno alle start-up e alle energie rinnovabili.
Vito Miraglia