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Tecnologie portatili e smart, così la mangimistica va verso il futuro

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Sempre più tecnologia, ma “easy”, di facile gestione e con risultati immediati. Sono sempre di più, infatti, le start-up pronte a lanciare sul mercato nuovi dispositivi tecnologici che consentono all’industria dei mangimi di ridurre la distanza tra controllo in laboratorio e sul campo. Un vero boom di progetti che punta a rivoluzionare, nei prossimi anni, il modo con cui si selezioneranno le materie prime. È il caso di microPHAZIR AG, uno stumento portatile in grado di analizzare il livello di proteine durante la produzione. Basta passare il prodotto sotto la lente per etichettare il cereale come “accettabile”, “superiore” o “inferiore” e avere quindi stock differenziati della stessa materia prima da utilizzare in maniera più adeguata nelle miscele.

 

Il settore mangimistico, ricordano gli analisi, vive un momento di forte pressione. Da una parte la continua fibrillazione dei mercati, dall’altro la domanda crescente di proteine animali che impegnano l’industria su più fronti. Per far fronte a tutto questo le tecnologie smart saranno sempre più la chiave di volta per l’intero settore. Stando ai dati, oggi si producono nel mondo circa 1 miliardo di tonnellate di mangimi composti all’anno e il settore genera 370 miliardi di dollari di fatturato. Si tratta di un mercato complesso in cui sono tante le variabili che devono essere gestite. I non addetti ai lavori e i consumatori, ad esempio, non sanno che nell’alimentazione di un animale rientrano da 3 fino a 30 diversi fattori nutritivi e le miscele devono essere sempre bilanciate per favorire il giusto accrescimento dell’animale. L’utilità di tecnologie che in tempo reale aiutano il produttore in questa complessa selezione è cruciale. Per questo la ricerca e il settore stanno puntando molto su spettroscopia e strumenti a infrarossi di prossimità (i cosiddetti NIR) che consentono di tagliare tempi e costi di più faticose e onerose analisi centralizzate e di laboratorio. Una sfida tutto ancora da scrivere per il settore.

 

Foto: Pixabay

co.col.