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Timmermans visita allevamento di bovini: “Concentrarsi sulla riduzione delle emissioni”

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Il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans ha visitato un allevamento di bovini e latticini nella regione della Vallonia in Belgio. La visita organizzata da European Livestock Voice in collaborazione con l’Unione agricola locale FWA, è stato un primo passo nell’apertura di un dialogo orientato all’azione tra la Commissione EVP e i rappresentanti dell’Ue della catena del valore del bestiame sui futuri sviluppi della strategia Farm to Fork.

Il settore zootecnico europeo sta investendo da molti anni per apportare miglioramenti con risultati misurabili in molte aree. Si registrano migliori standard di salute e benessere degli animali e tra le più basse emissioni globali di bestiame, elevati standard sull’ambiente. Il settore non esita a continuare ad adattarsi per soddisfare le crescenti esigenze. Tutti i rappresentanti del settore zootecnico europeo concordano sul fatto che occorre fare di più per affrontare le sfide sociali, ambientali e del benessere degli animali.

FEFAC: “Settore dell’allevamento deve essere un partner chiave dell’Ue”

Secondo la FEFAC, la Federazione tra i Produttori europei di mangimi, il settore dell’allevamento dell’Ue richiede un approccio coerente. Come hanno dimostrato i recenti dibattiti sulla strategia Farm to Fork, ci sono molte domande a cui è necessario rispondere per garantire che gli sforzi compiuti nell’Ue non portino a dumping climatico o ambientale altrove.

È inoltre essenziale che il settore zootecnico possa investire negli strumenti e nei metodi di produzione più adatti a far fronte a una situazione senza precedenti. Ora ci sono molte proposte interessanti in discussione a livello europeo, in particolare sull’agricoltura del carbonio, sull’etichettatura del benessere degli animali o modifiche all’attuale legislazione dell’Ue per stimolare l’innovazione nella produzione animale per raggiungere gli obiettivi impegnativi del Green Deal europeo e della strategia Farm to Fork. Il settore dell’allevamento deve essere un partner chiave in queste discussioni e deve conservare la sua capacità di contribuire alla sostenibilità.

I rappresentanti delle dodici associazioni settoriali – allevatori, salute animale, mangimi e ingredienti speciali per mangimi, agricoltori e cooperative agricole, produttori di latte e pollame, trasformatori di carne, produttori di foie gras, commercianti di bestiame, produttori di pelli e pellicce – sono tutti uniti nella convinzione che collettivamente è possibile realizzare le azioni e gli obiettivi ambiziosi dell’UE. Tuttavia, è certo che gli impegni a raggiungere gli obiettivi devono essere un accordo a due vie. Occorre coerenza tra le politiche comunitarie e le misure di sostegno, e vi deve essere un equilibrio tra l’onere dei cambiamenti per il produttore primario, come per il dettagliante, come per il consumatore.

Le reazioni alla visita dell’allevamento di bovini

Commentando dopo l’evento per conto di European Livestock Voice, Birthe Steenberg ha dichiarato: “Poiché la Commissione sta ora lavorando a proposte concrete per concretizzare la strategia Farm to Fork, questo dialogo aperto è stato un importante passo avanti per garantire che la voce del settore zootecnico si fa sentire nell’ampio dibattito sulla sostenibilità dei sistemi alimentari. Accogliamo con favore la volontà del vicepresidente della Commissione Timmermans di entrare nel ‘nostro terreno’ e speriamo di continuare questi dibattiti attivi il prossimo anno per garantire risultati equilibrati e positivi per tutte le parti coinvolte”.

In chiusura dell’evento Timmermans ha dichiarato: “Nei nostri sforzi per affrontare la crisi climatica, l’agricoltura deve passare dall’essere parte del problema a essere parte della soluzione. Nel complesso, la politica agricola comune è lì per aiutare gli agricoltori a muoversi nella giusta direzione. Nell’allevamento, le soluzioni devono concentrarsi sulla riduzione delle emissioni e sulla creazione di un’industria complessivamente sostenibile. Perché per sfamare 10 miliardi di persone in futuro, il mondo avrà bisogno di un’industria zootecnica sostenibile”.

Foto: ©FEFAC