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Trend delle principali materie prime per uso zootecnico nel 2014

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Andamento produttivo

Le più recenti stime della FAO confermano che la produzione cerealicola mondiale per il 2014 ammonterà ad oltre 2,5 miliardi di tonnellate, con  una flessione in assoluto, pertanto, di 3,7 milioni di tonnellate rispetto al 2013. Il bollettino FAO di novembre 2014 osserva anche che l`utilizzo globale di cereali per il consumo umano diretto è destinato ad aumentare dello 0,9%, mentre quello per l’alimentazione del bestiame è previsto crescere del 2,6%.


Per quanto attiene l’Italia, l’andamento climatico registrato nel corso dell’annata 2013/2014, caratterizzato da periodi di intensa piovosità e continui sbalzi nelle temperature medie, ha complicato significativamente l’intero ciclo vegetativo e le operazioni colturali dalla semina alla raccolta (soprattutto per i cereali invernali), con esiti produttivi differenziati sul territorio nazionale.
Al riguardo, le stime ufficiali dell’Istat 2014 riferite alle coltivazioni evidenziano una situazione negativa sia per le superfici investite sia per le corrispondenti produzioni raccolte per frumento tenero ed orzo, mentre per frumento duro a fronte di un incremento di superfici investite si registrerebbe una lieve diminuzione nella produzione raccolta, al contrario del mais da granella, per il quale a fronte di minori superfici investite si registrerebbero maggiori quantitativi raccolti.

In dettaglio, per il frumento tenero le superfici investite sono stimate in diminuzione, con poco più di 601 mila ettari (-4,9% rispetto al 2013) con una produzione raccolta pari a 3,1 milioni di tonnellate (-7,2%), e, quindi, con una resa unitaria minore rispetto al 2013 (5,16 tonnellate contro le 5,28 nel 2013). Il frumento duro, invece, con 1, 3 milioni circa di ettari registrerebbe un aumento di superfici (+1,2%) ma con una pressoché stabile produttività (poco più di 3,9 milioni di tonnellate, pari al -0,1%). Anche per l’orzo le superfici investite per 226 mila ettari (-4,6%) e la produzione raccolta (859 mila tonnellate) registrerebbero flessioni pari rispettivamente al -4,6% e -1,7%, sia pure con rendimenti unitari maggiori (da 3,68 a 3,79 tonnellate per ettaro), . Andamento contrapposto per il mais da granella, con decremento del -5,5% in termini di superfici investite e incremento del 5,5% nella produzione raccolta (8,3 milioni di tonnellate), quest’ultimo esclusivamente attribuibile al miglioramento nei rendimenti unitari (da 8,70 a 9,71 tonnellate per ettaro).
Con riferimento alle principali colture oleaginose (colza, girasole e soia), le stime Istat presentano flessioni nelle superfici e relative produzioni raccolte per colza e girasole, controbilanciate dagli incrementi per la soia.

Al riguardo, infatti, le superfici investite a colza scenderebbero a poco meno di 16 mila ettari (-12,7%) con una produzione raccolta di 38 mila tonnellate (-1,8%), a seguito di maggiori rese unitarie (da 2,16 a 2,43 tonnellate). Più accentuate le flessioni per il girasole, che con 113 mila ettari e circa 249 mila tonnellate di produzione si attribuisce decrementi pari rispettivamente a 11,8% e 13,1% (resa unitaria da 2,23 a 2,20 tonnellate). In linea con le previsioni iniziali, marcatamente positiva la situazione per la soia, (231 mila ettari, pari al +25,2% e 808 mila tonnellate raccolte, pari al +29,5%), caratterizzata tra l’altro anche da maggiori rendimenti unitari (da 3,39 a 3,50 tonnellate).

Superficie investita e produzione raccolta di alcune principali colture nel 2014 in Italia 

COLTURE

Superficie investita(ettari)

Produzione

Variazioni % 2014/2013

raccolta

(tonnellate)

unitaria (tonnellate

/ettaro)

Superficie

Produzione

raccolta

Frumento tenero

601.322

3.101.194

5,16

-4,9

-7,2

Frumento duro

1.286.645

3.932.540

3,06

1,2

-0,1

Orzo

226.296

858.583

3,79

-4,6

-1,7

Mais da granella

857.981

8.332.735

9,71

-5,5

5,5

Colza

15.743

38.229

2,43

-12,7

-1,8

Girasole

113.058

248.729

2,20

-11,8

-13,1

Soia

231.015

808.901

3,50

25,2

29,5

Fonte: Istat

 

 

 

I prezzi medi annuali

Considerati i livelli produttivi mondiale ed europeo, nonché la diminuita offerta nazionale, unitamente alle croniche difficoltà dei mercati, nel 2014 risulta rafforzata la dinamica regressiva delle quotazioni medie annuali di tutte le materie prime considerate. da Assalzoo con riferimento solo alle Borse merci di Bologna e Milano1 con flessioni rispetto al 2013 oscillanti tra -29,9% per le farine di erba medica ed -1,4% per le farine di pesce. Al riguardo le dinamiche del 2014 evidenziano:
a) tra i cereali e prodotti derivati, il grano tenero, dopo la flessione già registrata nel 2013 (-7,5% rispetto al 2012), rafforza la tendenza regressiva (- 16,3%), spuntando per una tonnellata 197 euro a fronte dei 235 euro del 2013 (- 66 euro rispetto al 2012). Per il mais, invece, proseguono i ribassi iniziati nel 2012, con una diminuzione di 36 euro/tonnellata solo nell’ultimo anno. Relativamente più accentuata la flessione per il farinaccio, pari al – 17, 5%, scendendo da 194 a 160 euro/tonnellata. Sempre nell’ambito di tale tipologia di materie prime, da segnalare anche la diminuzione del prezzo per il germe di mais sceso da 254 a 211 euro/tonnellata. La farina glutinata con un prezzo medio di 186 euro/tonnellata si ribassa di 34 euro (-15,4%). Da evidenziare, infine, il ribasso per l’orzo (comunitario) attestatosi a 202 euro/tonnellata (-37 euro rispetto al 2013);
b) per la crusca, dopo il -2,6% registrato nel 2013 sul 2012, il prezzo si ribassa ulteriormente del 20,0% (da 170 a 136 euro/tonnellata);
c) netta inversione di tendenza per girasole, farina di erba medica, farina di soia e farina di pesce, i cui prezzi annuali medi, dopo gli aumenti costanti degli anni precedenti, registrano ribassi più o meno significativi. Infatti, il prezzo del girasole scende da 268 a 225 euro (-16,1%), mentre per le farine di erba medica il prezzo si attesta su 221 euro (-94,5 euro rispetto al 2013). per la farina di soia il prezzo risulta sceso a 451 euro/tonnellata, vale a dire circa – 30 euro (-6,3% rispetto al 2013);
d) le farine di pesce, dopo gli incrementi degli ultimi due anni che hanno fatto salire il prezzo medio a 1.565 euro/tonnellate, si attribuiscono un ribasso di 22 euro (-1,4%),
e) infine, gli oli vegetali, con 682 euro/tonnellata risultano essere la materia prima con il maggior ribasso (-137 euro), mentre le polpe di barbabietole scendono da 245 a 222 euro/tonnellata.

 Quotazioni annuali medie delle principali materie prime dei mangimi composti

(euro/tonnellata) 

MATERIE PRIME

2014

2013

Variazioni 2014/2013

assolute

%

Grano tenero

196,61

234,79

-38,18

-16,3

Mais

180,94

216,99

-36,05

-16,6

Farina di soia

451,25

481,56

-30,31

-6,3

Farinaccio

159,61

193,56

-33,95

-17,5

Crusca

136,17

170,29

-34,12

-20,0

Germe di mais

210,51

253,62

-43,11

-17,0

Farina glutinata

186,31

220,27

-33,96

-15,4

Girasole

225,19

268,40

-43,21

-16,1

Farina di erba medica

221,11

315,54

-94,43

-29,9

Polpe di barbabietole

221,89

245,06

-23,17

-9,5

Farina di pesce

1.543,58

1.565,44

-21,86

-1,4

Oli vegetali

682,03

819,25

-137,22

-16,7

Orzo

201,94

238,53

-36,59

-15,3

Fonte : Elaborazione Assalzoo su dati delle Borse merci di Milano e Bologna

 

Foto: Pixabay

 

Bruno Massoli – Statistico