La borsa di Chicago ha fatto registrare nei giorni scorsi ancora movimenti discendenti per i futures sul mais. Il valore dei contratti ha avuto una contrazione di 5 punti percentuali, sulla scorta delle elevate aspettative legate alle campagne di raccolto e agli stock globali. Nel giro di due settimane i futures sul mais sono scesi di oltre il 12%. Secondo gli analisti finanziari le condizioni meteo positive non fanno immaginare tendenze rialziste nelle prossime settimane e le buone prospettive di raccolto sono confermate anche dal Dipartimento dell’Agricoltura Usa.
Secondo il governo, infatti, la stima della produzione di mais negli Stati Uniti è più positiva del previsto: 13.945 miliardi di bushel rispetto ai 13.935 mld stimati a giugno. Stessa stima al rialzo tocca anche la soia, con 3.774 miliardi di bushel, 135 miliardi in più rispetto al mese precedente.
Grano – Frenata invece per l’esportazione del grano Usa, con 338mila tonnellate nell’ultima settimana di luglio, molto al di sotto delle attese che si attestavano sopra le 400mila tonnellate. Questo anche per effetto delle buone prospettive di raccolto in Europa, sulle quali tuttavia grava il dubbio che le abbondanti piogge di queste settimane non lascino spazio tempestivamente al tempo soleggiato per la maturazione dei cereali.
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co.col.