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Uova: i progressi del settore negli ultimi 50 anni

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Maggiore produttività affiancata da minore impiego di risorse e dalla riduzione dell’inquinamento causato dal processo produttivo: è quello che accade oggi nel settore della produzione delle uova rispetto a quello che accadeva 50 anni fa. A spiegarlo è Chad Gregory, presidente dell’United Egg Producers statunitense, secondo i cui calcoli gli attuali produttori di uova sono in grado di produrre annualmente il 30% di uova in più (da 60 a 78 miliardi) utilizzando quantità inferiori di risorse e, al contempo, abbattendo le emissioni di gas serra del 71% (equivalente a togliere dalla strada cinque milioni di automobili). “I produttori di uova di oggi per ottenere una dozzina di uova utilizzano il 31% di energia e il 32% di acqua in meno”, risparmiando quindi 3,3 miliardi di galloni in tutto il processo produttivo. Non solo: rispetto a mezzo secolo fa, utilizzano poco più della metà della quantità di mangime, riducendo gli scarti e aumentando l’indice di conversione dei mangimi.

 

Come è stato possibile tutto questo? Attraverso il lavoro, la scienza e l’innovazione, spiega Gregory. Fattori che, negli anni, hanno dato vita a un risparmio che equivale a riempire 4,7 milioni di porzioni di mais o di grano per i bambini dei Paesi in via di sviluppo.

 

Foto: Pixabay

m.c.