Rispetto all’anno precedente, nel 2016 le esportazioni di soia, mais e grano prodotti negli Stati Uniti sono aumentate. Lo comunica il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), secondo cui la campagna di commercializzazione 2016 procede bene, nonostante il rallentamento dell’export registrato la scorsa settimana.
Negli ultimi sette giorni, infatti, l’export dei germogli di soia è inaspettatamente sceso del 20%, fermandosi a 27,7 milioni di bushel. Sono diminuite anche le esportazioni del mais, che hanno registrato una flessione del 4% e si sono fermate a 50,6 milioni di quintali. Infine, le vendite all’estero del grano si sono ridotte del 24%, attestandosi a 20,7 milioni di bushel.
Il recente calo delle vendite all’estero dei cereali statunitensi potrebbe essere dovuto al blocco dei trasporti navali della compagnia sudcoreana Hanjin Shipping Co., secondo Veronica Nigh, un analista dell’American Farm Bureau Federation. L’esperta, in un’intervista rilasciata alla rivista online Agweb, ha dichiarato che un’altra ragione potrebbe essere rappresentata dal fatto che alcuni produttori stanno rinviando le spedizioni, a causa del rallentamento registrato nei paesi asiatici che si stanno preparando per le feste nazionali.
Tuttavia, la dottoressa Nigh sottolinea che dall’inizio della stagione le esportazione sono aumentate. La vendita dei germogli di soia è cresciuta del 112%, fino a raggiungere i 75 milioni di bushel. Hanno subito un incremento, pari al 50,4%, anche le esportazioni di mais, salite a 114,9 milioni di bushel. Infine, l’export del grano è aumentato del 25%, raggiungendo i 337,2 milioni di bushel.
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red.