Negli Stati Uniti il maltempo ha rallentato la semina di mais e soia, ma ha provocato il calo della produzione soltanto nel caso del cereale. Il raccolto del legume, invece, non dovrebbe aver risentito del ritardo. Lo evidenzia il rapporto “World agricultural supply and demand estimates” pubblicato il 12 giugno dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), secondo cui il calo della produzione di mais avrebbe determinato un aumento dell’uso del grano nella produzione dei mangimi.
Mais – Nella stagione 2019/20 la produzione statunitense di mais dovrebbe essere inferiore alle aspettative, fermandosi a circa 13,7 miliardi di bushel – il livello più basso registrato dal periodo 2015/16. Il calo, secondo il Dipartimento, sarebbe dovuto al ritardo nella semina, che avrebbe influenzato negativamente la resa della coltura. Secondo l’Usda dovrebbero diminuire anche le esportazioni, che dovrebbero riportare una flessione di 100 milioni di bushel a causa della sospensione delle vendite correnti e della riduzione della competitività dei prezzi del mais prodotto negli Stati Uniti. In calo anche l’impiego del cereale per la produzione dei mangimi e le scorte, che dovrebbero fermarsi a 1,7 miliardi di bushel. In rialzo, invece, il prezzo medio del mais, che dovrebbe aumentare di 0,50 dollari per bushel, raggiungendo la cifra di 3,80 dollari per bushel.
Soia – L’Usda prevede che nella stagione 2019/20 le scorte iniziali della soia dovrebbero aumentare, a causa della flessione delle esportazioni nel periodo 2018/19, che dovrebbero registrare un calo di 75 milioni di bushel. Le cattive condizioni meteorologiche hanno ritardato la semina, ma la produzione totale dovrebbe restare invariata, spiega il Dipartimento. Nella stagione 2018/19 dovrebbero crescere sia le importazioni, sia le esportazioni della farina di soia. In rialzo anche il prezzo medio del legume, che dovrebbe aumentare di 0,15 dollari per bushel e raggiungere la cifra di 8,25 dollari per bushel, mentre il prezzo della farina di soia dovrebbe attestarsi sui 295 dollari a tonnellata americana.
Grano – Nella stagione 2019/20 la produzione di grano invernale sarebbe aumentata di 6 milioni di bushel, fino a raggiungere 1,27 miliardi di bushel. Inoltre, la produzione totale di grano dovrebbe essere cresciuta di 5,8 milioni di bushel rispetto alle precedenti stime. Le esportazioni nel periodo 2019/20 dovrebbero attestarsi sui 900 milioni di bushel, mentre le scorte finali dovrebbero scendere a 1,07 miliardi di bushel. L’impiego per la produzione dei mangimi e l’uso residuo dovrebbero invece crescere di 50 milioni di bushel, a causa della riduzione della produzione di mais. Il prezzo medio stagionale del grano dovrebbe aumentare di 0,40 dollari per bushel, fino a raggiungere 5,10 dollari per bushel.
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