Il prezzo del mais è crollato dell’1% circa dopo che la paura dei danni alle coltivazioni è stata attenuata dalle previsioni sulle piogge in molte aree della Corn Belt. Il costo del grano, invece, è cambiato di poco, mentre quello della soia è diminuito ulteriormente sulla base dei miglioramenti delle previsioni meteo. “Le previsioni dei per i prossimi 15 giorni indicano più piogge e meno tempo pericoloso, per questo i pericoli per le rese stano diminuendo”, ha spiegato Andrew Woodhouse dell’Advance Trading Australasia.
In dicembre il prezzo del mais è diminuito dello 0,8%, toccando i 4,98 dollari a bushel, dopo aver raggiunto un minimo di 4,95 dollari, il più basso dal’8 di luglio. Mercoledì il mais ha chiuso con un ribasso dell’1,7%. In novembre, invece, la soia è scesa dello 0,5%, toccando i 12,77 dollari per ¾ di bushel, dopo aver chiuso la sessione precedente con un ribasso dello 0,2%.
Sia il mais che la soia si sono stabilizzati all’inizio della settimana dopo le previsioni che indicavano tempo caldo e secco. Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense il 66% delle coltivazioni di mais degli Stati Uniti si trovava in condizioni buone o eccellenti, rispetto al 68% di una settimana prima. Per la soia, invece, era il 65% delle coltivazioni ad essere in condizioni buone o eccellenti, contro il 67% della settimana precedente. Infine, il grano: da settembre il suo prezzo (6,64 dollari per ½ bushel), non è cambiato molto a causa del previsto aumento della crescente domanda globale. Mercoledì ha chiuso in ribasso dello 0,7%.
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s.s.