A causa delle tensioni commerciali tra Usa e Cina, nella stagione 2019/20 parte delle piantagioni statunitensi di soia potrebbero lasciare il posto a mais e grano. Lo sostiene il rapporto: “Grains and oilseeds outlook” pubblicato dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), secondo cui la possibilità che la Cina mantenga i dazi sulla soia importata dagli Stati Uniti potrebbe indorre numerosi imprenditori agricoli a ridurre la superficie destinata alla semina del legume e a destinare i terreni alla semina di mais e grano, la cui produzione dovrebbe quindi aumentare.
Mais – Nella stagione 2019/20 il raccolto di mais dovrebbe registrare una crescita del 3% e raggiungere circa 14,9 miliardi di bushel. Tuttavia, il rendimento dovrebbe scendere a 176 bushel per acro. Il consumo nazionale dovrebbe aumentare dell’1%, mentre l’uso per la produzione dei mangimi e l’utilizzo residuo dovrebbero registrare un incremento compreso tra 125 milioni di bushel e 5,5 miliardi di bushel. Le esportazioni dovrebbero crescere di 25 milioni di bushel, fino a toccare circa 2,5 miliardi di bushel. Infine, le scorte finali dovrebbero fermarsi a 1,7 miliardi di bushel, il 5% in meno rispetto alla stagione 2018/19, mentre il prezzo agricolo medio stagionale dovrebbe essere pari a 3,65 dollari per bushel.
Soia – La produzione della soia dovrebbe diminuire dell’8% rispetto alla precedente stagione, fermandosi a 4,2 miliardi di bushel. Tuttavia, le forniture destinare alla realizzazione di mangimi dovrebbero raggiungere i 5,1 miliardi di bushel, registrando un aumento del 2%, poiché le scorte iniziali più elevate supererebbero la riduzione del raccolto. Dovrebbe aumentare dell’1% anche il consumo nazionale, che favorirà l’incremento della macinazione, che dovrebbe raggiungere il valore record di 2,1 miliardi di bushel. Le esportazioni dei prodotti di soia dovrebbero diminuire, mentre quelle della soia dovrebbero crescere di circa 150 milioni di bushel nonostante i dazi imposti dalla Cina, grazie all’aumento della domanda globale e al calo delle forniture provenienti dal Brasile. Le scorte dovrebbero fermarsi a 845 milioni di bushel, riportando un calo di 65 milioni, ma restando comunque “alte da un punto di vista storico”, secondo l’Usda. Infine, il prezzo medio stagionale della soia dovrebbe attestarsi su 8,80 dollari per bushel, registrando un aumento di 0,20 dollari rispetto alla stagione 2019/20.
Grano – Il raccolto del grano dovrebbe crescere dell’1%, fino a raggiungere circa 1,9 miliardi di bushel. In aumento anche il rendimento, che dovrebbe essere pari a 47,8 bushel per ettaro. Si prevede una riduzione delle scorte del 2%, mentre il consumo nazionale dovrebbe aumentare del 2% grazie all’impiego del cereale nella produzione di mangimi e per usi alimentari. A causa di una maggiore competizione da parte dell’Australia e dell’Unione Europea, le esportazioni dovrebbero invece diminuire. In calo anche le scorte, che scenderanno di circa il 7% fino ad attestarsi sui 944 milioni di bushel. Infine, il prezzo agricolo medio dovrebbe aumentare leggermente, passando da 5,15 dollari per bushel della precedente stagione a 5,20 dollari per bushel.
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