Nel 2016, la produzione statunitense di mais e soia potrebbe essere inferiore alla media. Secondo Mike Tannura, presidente della società di analisi T-storm Weather, sarebbe colpa delle inondazioni che hanno colpito i terreni agricoli durante gli ultimi due mesi del 2015. L’esperto sottolinea che negli Stati Uniti non cadeva così tanta pioggia dal 1895.
L’analista precisa che, a partire dal 1960, si sono verificati nove stagioni così umide. In sei casi, il periodo successivo è stato caratterizzato da una riduzione della produzione cerealicola. In particolare, in cinque casi (1974, 1983, 1988, 1993 e 2012) la resa del mais è risultata inferiore di 15-33 bushel per acro rispetto alla media. Inoltre, in quattro di quegli anni, la produzione della soia si è ridotta di 3-7 bushel per acro.
“Stiamo esaminando la classifica delle stagioni caratterizzate da cattivi raccolti, successive a bimestri novembre-dicembre particolarmente umili – spiega Tannura -. Le probabilità che il futuro raccolto sia inferiore alla media non raggiungono il 100%, ma il rischio appare significativamente più alto rispetto al solito”.
Nel 2015 la resa del mais è stata di 166 bushel per acro, una quota inferiore alle previsioni del governo, che aveva pronosticato 169,3 bushel. Anche la raccolta della soia dovrebbe essere di 45 bushel per acro, un valore più basso rispetto al record di 48,3 bushel raggiunto lo scorso anno.
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