Nel 2018 la superficie destinata alla coltivazione del grano negli Stati Uniti dovrebbe raggiungere i 47,821 milioni di acri, l’1% in più rispetto alle precedenti stime effettuate a marzo e il 4% in più rispetto al 2017. Ma nonostante l’incremento delle piantagioni, nel 2018 si registrerà il secondo record più basso osservato a partire dal 1919, inferiore solo al minimo storico raggiunto lo scorso anno. Lo evidenzia il rapporto annuale “Acreage” pubblicato il 29 giugno dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), secondo cui nel 2018 l’area coltivata con il mais si fermerà a 89,128 milioni di acri, l’1% in meno rispetto al 2017, mentre quella destinata alla semina della soia dovrebbe toccare i 89,557 milioni di acri, registrando anche in questo caso un calo dell’1% rispetto allo scorso anno.
L’area coltivata con il grano invernale dovrebbe toccare i 32,732 milioni di acri, riportando un leggero aumento rispetto allo scorso anno, anche se dovrebbe attestarsi come il terzo valore più basso mai registrato. Nello specifico, la superficie dedicata alla semina del grano rosso duro invernale dovrebbe essere pari a 23,2 milioni, mentre quella destinata al grano rosso invernale tenero a 5,89 milioni. L’area assegnata al grano duro dovrebbe fermarsi a 1,887 milioni di acri, registrando un calo del 18%, mentre quella destinata all’altro grano primaverile (compreso il grano rosso primaverile duro pari a una superficie di 12,7 milioni) dovrebbe salire a 13.202 milioni di acri, il 20% in più rispetto allo scorso anno.
Nel rapporto “Grain Stocks” l’Usda stima che a giugno le scorte complessive di grano dovrebbero fermarsi a 1,1 miliardi di bushel, riportando un calo del 7% rispetto allo stesso mese del 2017. Nel dettaglio, 130 milioni di bushel saranno detenute nelle aziende agricole o “on farm” (il 32% in meno rispetto allo scorso anno), mentre 970 milioni di bushel fuori dalle aziende o “off farm” (il 2% in meno rispetto al 2017). Le scorte di grano duro dovrebbero toccare i 35,9 milioni di bushel, l’1% in meno rispetto al precedente anno.
Le riserve di mais dovrebbero invece crescere dell’1% rispetto al mese di giugno 2017, raggiungendo i 5.306 miliardi di bushel. In particolare, 2,75 miliardi di bushel saranno conservati nelle aziende agricole (il 3% in meno rispetto allo scorso anno), mentre 2,555 miliardi di bushel “off farm” (in questo caso il 7% in più).
In aumento anche le scorte di soia, che dovrebbero toccare i 1,222 miliardi di bushel e registrare un aumento del 26% rispetto all’anno precedente. In questo caso le riserve “on farm” dovrebbero essere più alte del 13% e raggiungere i 377 milioni di bushel, mentre quelle “off farm” dovrebbero crescere addirittura del 33% e attestarsi a 845 milioni di bushel.
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