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Uso antibiotici, la maggior parte dei cittadini ha le idee confuse

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Una rilevante parte della popolazione ha le idee confuse riguardo agli antibiotici. Non ne conosce bene le finalità, né sa di preciso cosa sia l’antibiotico-resistenza e quali rischi possa arrecare alla salute. Di conseguenza molti ritengono, senza basare la loro convinzione su nessuna prova scientifica, che sarebbe opportuno limitarne l’uso in agricoltura. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e riportata sulla rivista online World Poultry, secondo cui oltre il 60% degli intervistati reputa che l’impiego eccessivo di queste sostanze potrebbe rappresentare una minaccia per la salute pubblica.

Nel corso della ricerca, gli esperti dell’Oms hanno chiesto a oltre 10 mila cittadini residenti in Vietnam, Sudan, Egitto, Indonesia, Nigeria, Barbados, Messico, India, Sud Africa, Serbia, Russia e Cina che cosa pensassero degli antibiotici. In generale, è emerso che le persone non hanno un’idea molto chiara sull’argomento. Quasi due terzi pensano che la resistenza agli antibiotici rappresenti un problema che potrebbe colpire loro e le loro famiglie, ma non sanno in che modo e come affrontarlo. Il 64% degli intervistati ritiene che gli antibiotici servano a curare raffreddori e influenza, mentre questi farmaci non hanno nessuna efficacia contro i virus. Inoltre, il 32% ha dichiarato che appena si sente meglio interrompe l’assunzione degli antibiotici, senza completare il trattamento prescritto dal medico.

Questa lacuna conoscitiva si riflette anche in materia di agricoltura e allevamento. Il 73% degli intervistati crede che sarebbe opportuno ridurne l’utilizzo. In particolare, ne è convinto l’83% della popolazione cinese, l’81% degli intervistati russi e serbi. Lo pensa anche il 64% dei cittadini indonesiani. In Vietnam, invece, lo crede soltanto il 16% degli intervistati.

L’uso degli antibiotici in ambito veterinario è anche al centro del documento: “Draft committee for medicinal products for veterinary use strategy on antimicrobials 2016-2020”, pubblicato dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema). Il testo fissa le strategie da adottare, nel quinquennio 2016-2020, per limitare i rischi derivanti dall’uso degli antimicrobici nel bestiame. L’Ema riconosce l’antibiotico-resistenza come un problema globale, che interessa la salute di uomini e animali. Per questo motivo, ha delineato una serie di linee guida, volte ad aiutare gli operatori del settore ad affrontare la minaccia della resistenza agli antibiotici.

 

Foto: ©_Sergey_Nivens_Fotolia

redazione