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Yogurt, gli ultimi cinque anni in crescita del 4%

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Tra il 2012 e il 2016 gli acquisti dello yogurt sono cresciuti del 4% in termine di volumi, mentre la spesa è rimasta sostanzialmente invariata (-0,2%). È quanto emerge dal rapporto: “La filiera del bovino da latte – Acquisti domestici di yogurt: dinamiche e determinanti di scelta delle famiglie italiane nell’ultimo quinquennio (2012-2016)” pubblicato da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), secondo cui questo trend rispecchia la significativa flessione dei prezzi causata dall’agguerrita concorrenza tra i diversi brand immessi sul mercato, e dall’intensa attività promozionale sugli scaffali della distribuzione moderna.

L’Istituto evidenzia che in un contesto caratterizzato da un calo generalizzato della spesa alimentare, il segmento dello yogurt ha registrato andamenti contrapposti, con un aumento degli acquisti pari al 4%. In particolare, lo yogurt rappresenta il segmento che ha retto meglio la crisi generale dei prodotti lattiero-caseari, grazie soprattutto alle aziende produttrici che hanno cercato di adeguare l’offerta alle esigenze del consumatore – sempre più focalizzato sugli aspetti salutistici e più innovativi del prodotto.

Nel periodo esaminato, sono stati introdotti sul mercato prodotti adatti a tutte le occasioni di consumo: colazione, spuntino, sostituto del pranzo e dopo pasto (in qualità di dessert). Sono anche state esplorate differenti funzioni d’uso, come lo yogurt da bere anche in formato “tascabile” o lo yogurt colato da utilizzare come ingrediente. Il prodotto più acquistato resta comunque lo yogurt classico, che incide su circa tre quarti dei volumi. In particolare, lo yogurt intero è comprato da 8 famiglie su 10, ma nel quinquennio si è verificato uno spostamento dei consumi verso il prodotto magro (+13% in quantità e +19% in valore tra il 2012 e il 2016), in linea con l’orientamento salutistico delle preferenze degli italiani. I prodotti probiotici, invece, hanno registrato una contrazione significativa degli acquisti (-24% in volume e -32% in valore tra il 2012 e il 2016). È aumentata la vendita dello yogurt da bere, che mostra un aumento dell’80% delle quantità acquistate, con un incremento del giro d’affari del 60%. In crescita anche lo yogurt alla greca (+6% in volume solo nell’ultimo anno), anche se la diffusione resta ancora limitata tra le famiglie italiane e il grado di penetrazione è inferiore al 5%.

Infine, Ismea sottolinea che, come per gli altri prodotti lattiero caseari, anche nel caso dello yogurt è cresciuta la propensione delle famiglie ad acquistare prodotti in promozione o presso i discount, a causa della diminuita disponibilità economica con cui gli italiani hanno dovuto fare i conti negli ultimi anni.

Foto: Pixabay

redazione