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Futuragra lancia la campagna”Una spiga per la ricerca”

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Sostenere le biotecnologie in agricoltura e il progetto del campo sperimentale di Vivaro, in provincia di Pordenone. Futuragra, l’associazione di agricoltori che si batte per l’innovazione e per l’introduzione delle biotecnologie in agricoltura, lancia la campagna di raccolta fondi “Una spiga per la ricerca”. Con 10 euro si potrà adottare simbolicamente una spiga di mais.

 

Il campo di mais ogm di Vivaro è il primo esempio di coltivazione biotecnologica in Italia e, fa sapere Futuragra, “è seminato nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea e rappresenta un’occasione unica per l’agricoltura italiana di rinnovarsi”. L’iniziativa serve anche ad evidenziare i limiti del decreto ministeriale “con il quale, ancora una volta, la politica – afferma l’associazione – vuole mettere a tacere le legittime richieste degli agricoltori e limitare le prerogative europee deve essere contrastato”.  I fondi raccolti  saranno destinati a finanziare le spese legali per ricorrere contro il decreto del 12 luglio 2013 che per Futuragra è illegittimo e illiberale e inoltre raccogliere dati scientifici per sopperire all’assenza della ricerca pubblica alla quale da oltre 10 anni viene impedito di operare. Tutti i sostenitori potranno partecipare a visite didattiche presso il campo e saranno invitati alla festa in occasione della trebbiatura.  

 

“Il campo è legale e va difeso, appartiene a tutti coloro che credono nel diritto e nella scienza”, dichiara Silvano Dalla Libera, vicepresidente di Futuragra e proprietario del campo di Vivaro. “Chiediamo agli agricoltori, ai ricercatori, agli scienziati e a tutti i cittadini – aggiunge – di far sentire forte la loro voce contro gli abusi della politica, la sistematica negazione della razionalità e la pericolosa esclusione della scienza dal dibattito”.  

La protesta ha anche un altro obiettivo. “Questa esperienza rappresenta un’occasione unica per l’agricoltura italiana di rinnovarsi e di competere ad armi pari con gli altri produttori di mais biotech del mondo – ricorda Dalla Libera -. Il sostegno che stiamo ricevendo da agricoltori di ogni parte d’Italia, ha concluso Dalla Libera, conferma che la stanchezza e l’esasperazione sono ormai oltre i livelli di guardia. Il Ministro De Girolamo dovrebbe ricordare – conclude – che rappresenta tutta l’agricoltura italiana e che ha il dovere di ascoltare e di dare risposte concrete a queste voci”.

 

Foto: Pixabay

Redazione