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Alimentazione animale, sottoprodotto dell’industria dell’etanolo favorisce digeribilità

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Da scarto a ingredienti preziosi: i grani secchi distillati potrebbero migliorare la digeribilità di una pianta usata per nutrire i bovini. Lo evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Crop Science da un team di ricercatori texani diretto da Monte Rouquette, docente presso la Texas A&M AgriLife Research di Overton (Stati Unit), che afferma: “La crescita della produzione di etanolo negli ultimi decenni ha fatto sì che l’industria delle carni bovine potesse disporre di ingenti quantità di questo elemento. Originariamente considerato come uno scarto industriale, la ricerca ha cominciato a esaminare altri usi di questo sottoprodotto”.

Nel corso dell’indagine, gli scienziati hanno studiato l’effetto del passaggio di stagione sulla digeribilità di una pianta, chiamata Tifton 85, utilizzata per nutrire i bovini. Hanno così scoperto che questo vegetale, con il passare dei mesi, diventa sempre più difficile da assimilare. Tuttavia, hanno anche osservato che questo problema può essere ridotto in modo significativo se si forniscono al bestiame i grani secchi distillati. Le proprietà benefiche di questi sottoprodotti della produzione dell’etanolo, secondo gli studiosi, li rendono infatti ingredienti preziosi.

I grani secchi distillati sono comunemente usati nella realizzazione dei mangimi perché sono nutrienti e, in alcuni casi, rappresentano una valida alternativa al mais e alla soia. Rendono gli alimenti per animali più ricchi di proteine ed energetici. Inoltre, gli esperti osservano che se vengono utilizzati come integratori, possono aumentare la digeribilità della Tifton 85 nei mesi in cui diventa più difficile da assimilare. “Questi risultati – precisa Rouquette -, possono essere utilizzati all’interno di una valutazione economica, per fornire indicazioni su quando è più opportuno utilizzare questo integratore”.

 

Foto: Pixabay

redazione