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Prodotti lattiero-caseari, prezzi in rialzo

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Crescono i prezzi dei prodotti lattiero-caseari sul mercato europeo e su quello estero. Merito del rallentamento della produzione di latte e di una ritrovata vivacità della domanda mondiale. Lo comunica l’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), evidenziando che il rialzo è stato particolarmente evidente per le quotazioni del burro, cresciute soprattutto grazie alla richiesta proveniente dalla Cina, aumentata del 35% nel periodo gennaio-agosto 2016. Il Paese asiatico è, infatti, diventato il primo importatore mondiale davanti alla Russia.

L’Istituto sottolinea che sono in forte rialzo anche i prezzi dei formaggi e del latte intero in polvere, mentre restano più contenute le quotazioni delle polveri magre. Evidenzia, inoltre, che mente i listini dei prodotti industriali si sono adeguati alla situazione di mercato già dal mese di maggio, gli allevatori europei hanno dovuto attendere la fine dell’estate prima di notare un lieve progresso. In Germania e in Francia la variazione congiunturale è stata rilevata ad agosto ed è pari, rispettivamente, al +3% e al +2%. In Italia invece i primi segnali di rialzo sono emersi per il latte consegnato nel mese di settembre.

Nei primi nove mesi del 2016, il mercato lattiero caseario italiano ha evidenziato una flessione del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il calo è stato influenzato dai prezzi alla stalla: l’indice Ismea dei prezzi all’origine relativi a questo settore è infatti diminuito dell’8,8%. Non è quindi bastata la ripresa registrata dai formaggi duri (indice +2,3% nei primi nove mesi) e, nel terzo trimestre, anche dal burro (+19% rispetto a luglio-settembre del 2015). Con l’eccezione del Parmigiano Reggiano, ritornato su livelli di prezzo di due anni fa, la situazione per gli altri formaggi tradizionali resta ancora negativa, principalmente a causa di una domanda interna che non riesce a ripartire.

Continua a salire, invece, l’export dei prodotti lattiero caseari made in Italy. Nei primi sette mesi del 2016 la crescita delle esportazioni ha permesso di recuperare oltre 270 milioni di euro in termini di deficit della bilancia commerciale del settore lattiero-caseario. In particolare, le esportazioni di formaggi sono cresciute del 6,2% in volume e del 6,1% in valore, soprattutto grazie all’incremento delle vendite di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che nei primi sette mesi del 2016 sono cresciute sia in termini di volume (+2,6%), sia in termini di quotazioni medie all’export (+1,7% rispetto a un anno fa). Risultano molto positive anche le performance registrate dai formaggi freschi e dai latticini (+7% in volume e +10,7% in valore), dai grattugiati (+16,2% in volume e +11,7% in valore) e dagli erborinati (+8% in volume e +6,3% in valore).

 

Foto: Pixabay

redazione