È necessario che in Italia si torni a finanziare la ricerca in ambito agroalimentare. Lo sostiene Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche agricole, alimentari forestali e del turismo, che sottolinea la necessità di puntare sull’innovazione, fondamentale per garantire la competitività del settore agroalimentare italiano.
Per trovare i fondi da destinare alla ricerca, il Ministro ritiene opportuno percorrere due strade: la richiesta di finanziamenti pubblici e l’introduzione di agevolazioni fiscali a favore dei privati che siano interessati a investire nell’innovazione. “In questo momento c’è bisogno che la politica, le Istituzioni e il Mipaaft siano dalla parte della ricerca – afferma Centinaio -. Il mondo dell’agricoltura italiana è un mondo che guarda alla tradizione, a quello che c’è stato lasciato, ma è certamente un mondo che deve guardare all’innovazione che ha bisogno di un supporto di regole da parte delle istituzioni e, soprattutto, di fondi. Sono convinto che sia necessario ritornare a finanziare la ricerca sia con i fondi pubblici e sia con un’agevolazione fiscale nei confronti di tutti quei privati che sono disponibili ad aiutare questo settore”.
Il Ministro spiega di voler coinvolgere i rappresentanti del comparto agricolo e delle associazioni di categoria per poter discutere insieme del futuro del settore agroalimentare italiano e poter trovare soluzioni condivise che permettano alla ricerca di compiere passi avanti significativi. “In questo momento abbiamo una visione specifica all’interno del Mipaaft – sottolinea Gian Marco Centinaio -. In particolare, l’obiettivo principale sarà quello di aprire un agorà all’interno del quale inserire la ricerca scientifica per comprendere insieme al mondo agricolo e alle associazioni di categoria, che per me rimangono gli interlocutori principali, la direzione da intraprendere per capire dove vogliamo portare il mondo agricolo italiano. Tutto quello che la ricerca fa per l’agricoltura è fondamentale”.
La strategia per l’innovazione e la ricerca, basata sull’analisi dei fabbisogni di innovazione del settore, è stata delineata dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari forestali e del turismo (Mipaaf) e dalle Regioni nel “Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale (2014-2020)”. Il Piano prevede l’adozione di misure di sostegno alla ricerca e all’innovazione nell’ambito della sicurezza alimentare, della bioeconomia, dell’agricoltura sostenibile e di altre tematiche con effetti rilevanti per il settore agricolo, come l’azione del clima, l’uso efficiente delle risorse naturali e l’energia sicura, pulita ed efficiente.
Lo scorso marzo il Mipaaft ha annunciato lo stanziamento di 500 milioni di euro a favore delle filiere agricole e agroalimentari italiane. I fondi sono rivolti a sostenere diverse tipologie di investimenti, con l’obiettivo di ammodernare il settore agricolo italiano. Inoltre, con il Decreto Ministeriale del 12 ottobre 2017 il Dicastero ha approvato un bando (che resterà aperto fino al 20 maggio 2019) di 100 milioni di euro per il finanziamento di investimenti nel settore agroalimentare. In particolare, i fondi – che saranno erogati dall’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) – serviranno a rafforzare la competitività del settore agroalimentare favorendo la modernizzazione delle imprese, attraverso l’innovazione tecnologica, lo sviluppo e la creazione di nuove strutture produttive, l’internazionalizzazione e la crescita delle esportazioni con lo sviluppo di piattaforme logistiche e distributive.
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