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Diossina, Efsa aggiorna livelli tollerabilità

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L’esposizione alimentare alla diossina e ai Pcb diossina-simili costituisce un problema per la salute. Lo sottolinea l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che ha aggiornato i livelli di tollerabilità dell’assunzione di queste sostanze, fissandolo in 2 picogrammi per chilogrammo di peso corporeo (un picogrammo è un trilionesimo di un grammo).

La diossina e i Pcb (policlorobifenili) diossina-simili – inquinanti ambientali presenti a bassi livelli in alimenti e mangimi – sono elementi chimici tossici che restano nell’ambiente per anni e si accumulano a bassi livelli nella catena alimentare, di solito nei tessuti grassi degli animali. Negli ultimi 30 anni la loro presenza negli alimenti e nei mangimi è diminuita grazie alle azioni intraprese dalle autorità pubbliche e dall’industria.

Su richiesta della Commissione Europea, il Gruppo di esperti scientifici dell’Efsa sui contaminanti nella catena alimentare (Contam) ha elaborato la prima valutazione completa dell’Autorità sui rischi per la salute umana e animale connessi all’assunzione di queste sostanze presenti in alimenti e mangimi. Per realizzarla, gli scienziati hanno valutato gli effetti osservati nell’uomo, utilizzando dati ottenuti da test su animali come evidenze di sostegno. L’Efsa ha quindi discusso il proprio approccio scientifico con partner nazionali dei Paesi europei, per contribuire a far comprendere meglio metodi e dati impiegati. L’analisi ha portato alla revisione dei livelli di tollerabilità, che risultano sette volte inferiori rispetto alla precedente dose tollerabile vigente nell’Unione Europea, che era stata stabilita nel 2001 dal disciolto Comitato scientifico per l’alimentazione umana della Commissione Europea.

“Il gruppo di esperti scientifici ha stabilito una nuova assunzione settimanale tollerabile [Dst] per diossine e Pcb diossina-simili negli alimenti di 2 picogrammi per chilogrammo di peso corporeo – spiega Ron Hoogenboom, membro del Gruppo di esperti scientifici Contam e Presidente del Gruppo di lavoro sulle diossine -. Motivi principali dell’abbassamento sono stati la disponibilità di nuovi dati epidemiologici e sperimentali da animali circa la tossicità di queste sostanze e la disponibilità di tecniche di modellazione più precise per prevederne i livelli di accumulo nell’organismo umano nel corso del tempo”.

L’Autorità spiega che il nuovo livello di assunzione settimanale tollerabile può innanzitutto proteggere la qualità del liquido seminale: “La nuova DST è protettiva rispetto ad effetti sulla qualità dello sperma – precisa il dott. Hoogenboom -, un effetto nocivo sulla salute riscontrato nel sangue umano ai livelli minimi di questi contaminanti”. Inoltre, può ridurre le probabilità che si verifichino altri effetti osservati in studi condotti su soggetti umani: percentuale inferiore di nascite di sesso maschile rispetto a quelle di sesso femminile, livelli più elevati di ormoni tireostimolanti nei neonati e difetti nello sviluppo dello smalto dentale.

L’Efsa avverte che i dati provenienti dai Paesi europei indicano un superamento del nuovo livello di assunzione tollerabile in tutte le fasce d’età. “Le esposizioni medie ed elevate erano rispettivamente fino a cinque e 15 volte la nuova Dst in adolescenti, adulti e anziani – sottolinea Hoogenboom -. Nei bambini piccoli e in altri bambini fino a 10 anni di età si è visto un simile spettro di superamento della Dst. Tali superamenti sono un problema per la salute, ma è possibile che la tossicità dei Pcb diossina-simili più pericolosi sia stata sovrastimata. Per il calcolo della tossicità di sostanze come queste usiamo valori detti ‘fattori di equivalenza tossica’ (Tef in breve), concordati a livello internazionale. Alla luce dei nuovi dati scientifici, il gruppo di esperti scientifici sarebbe favorevole a una revisione dei Tef sia per le diossine sia per i PCB diossina-simili. Se venisse confermato che tali sostanze sono meno tossiche, i timori per la salute dei consumatori ne uscirebbero ridimensionati”.

redazione