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Argentina, produzione di soia in calo a causa della siccità

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A causa della siccità, il raccolto di soia in Argentina nella stagione 2017-18 dovrebbe fermarsi a 36 milioni di tonnellate, il 37% in meno rispetto alle stime effettuate all’inizio dell’anno. Lo rivela il rapporto: “Global agricultural information network (Gain)” pubblicato dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), secondo cui la scarsità d’acqua avrebbe provocato un danno significativamente più grave di quanto inizialmente previsto, riducendo del 22% la resa media nazionale, che si fermerebbe a 2,12 tonnellate per ettaro.

L’Usda precisa che solo alcune aree, quelle situate a nord di Buenos Aires, a sud di Santa Fe e nelle province di Cordova est, hanno resistito all’impatto della siccità e hanno mantenuto una resa media pari a 2,7 tonnellate per ettaro o leggermente superiore. Questa situazione ha finito per influenzare l’import: nel primo semestre del 2018 le importazioni di soia sono state di 2,72 milioni di tonnellate, più del doppio rispetto a quelle registrate nello stesso periodo dello scorso anno. Questo dato va letto alla luce del fatto che l’Argentina è il terzo produttore mondiale di soia e il principale esportatore di olio e farina di soia, grazie a una capacità di macinazione pari a 67 milioni di tonnellate.

Nel gennaio 2016, il paese sudamericano ha revocato il divieto d’importare la soia per aumentare la portata della macinazione del legume, in un momento in cui il settore della trasformazione aveva una capacità inferiore al 30%. L’Usda precisa che negli ultimi due anni l’Argentina ha quindi importato la soia paraguaiana, che in genere possiede un contenuto proteico più elevato. In questo modo ha accresciuto i livelli della macinazione e ha aumentato le caratteristica proteiche della farina di soia. Quest’anno, il calo della produzione interna ha indotto l’Argentina a importare il legume anche dagli Stati Uniti e dal Brasile.

Sulla base degli ultimi dati sull’import, l’Usda prevede che le importazioni di soia continueranno a crescere rapidamente nel resto dell’anno, fino a raggiungere i 4,5 milioni di tonnellate nella stagione 2017-18. Nello stesso tempo, le esportazioni del legume dovrebbero diminuire di 3 milioni di tonnellate e le scorte finali di 9,06 milioni di tonnellate.

 

Foto: Pixabay

redazione