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Fao, appello ai parlamentari: “Date priorità a sicurezza alimentare e nutrizione”

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Sicurezza alimentare e nutrizione devono essere al centro dell’agenda politica e legislativa. Lo ha dichiarato José Graziano da Silva, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), ai 200 parlamentari riuniti in occasione del “Global Parliamentary Summit against Hunger and Malnutrition”, che si è svolto a Madrid dal 29 al 30 ottobre.

Il DG della Fao ha lanciato un appello ai politici di tutto il mondo affinché s’impegnino a dare priorità alle misure dirette a garantire la sicurezza alimentare, la lotta alla fame e la disponibilità di diete sane e sostenibili per tutti. Secondo le ultime stime dell’Organizzazione, l’11% della popolazione mondiale (821 milioni di persone) è ancora afflitta dalla fame. Contemporaneamente, altre forme di malnutrizione sono cresciute: oggi circa 2 miliardi di adulti sono in sovrappeso, e fra questi 672 milioni sono obesi. “Se non troveremo modi concreti per porre fine all’aumento costante dell’obesità, il numero di persone obese raggiungerà presto il numero di persone colpite dalla fame – ha osservato Graziano da Silva -. Dobbiamo mettere in atto sistemi alimentari che forniscano cibo sano e nutriente accessibile a tutti”.

L’esperto ha spiegato che gli attuali sistemi alimentari non forniscono diete sane, per cui nel mondo le persone consumano sempre più alimenti industriali altamente processati, con pochi nutrienti e alti contenuti di grassi saturati, zucchero, sale e additivi chimici. Inoltre, questo cibo è più economico e più facile da preparare rispetto al cibo fresco. “Sfortunatamente, il cibo processato è anche più conveniente per il mercato internazionale – sottolinea il DG della Fao -. E questo ha un impatto notevole sulle popolazioni che devono importare buona parte del proprio cibo, come le isole del Pacifico e dei Caraibi. Ci sono esempi come il Messico e il Vietnam dove si registra un aumento del consumo di cibi e bevande non salutari di importazione, a seguito di trattati di libero scambio”.

Dato che gli Stati sono responsabili del benessere dei propri cittadini, e questo include il diritto a poter seguire un’alimentazione adeguata, Graziano da Silva invita i politici a incoraggiare, educare e mettere le persone nella posizione di poter scegliere diete sane. Inoltre, li esorta ad adottare norme specifiche per migliorare la nutrizione della popolazione. “Nonostante le recenti battute d’arresto, un mondo senza fame e malnutrizione è ancora a portata di mano, ma dobbiamo agire in fretta e con decisione – ha concluso da Silva -. È nostra comune responsabilità promuovere l’impegno politico che permetterà che ognuno possa sfamarsi con dignità. Fame Zero entro il 2030 è possibile se lavoriamo assieme”.

Foto: © Giuseppe Porzani – Fotolia

redazione