“È un voto che accogliamo con favore”, commenta Alberto Allodi, presidente Assalzoo (l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici), “è un voto che permette il mantenimento del principio della libera concorrenza delle merci all’interno della Comunità Europea e garantisce la possibilità al settore zootecnico continentale di continuare a svolgere la propria fondamentale funzione economica e alimentare.
La decisione degli europarlamentari, a differenza del caso di coltivazione Gm (demandata alla scelta dei singoli governi nazionale) si fonda su una necessità di natura regolamentare: l’introduzione del divieto avrebbe non solo gettato le basi per contravvenire ad accordi assunti a livello internazionale, ma avrebbe addirittura messo in discussione il principio del libero mercato e della libera circolazione delle merci a livello comunitario, riportandoci indietro di decenni. Senza dimenticare inoltre che l’intera zootecnia europea dipende quasi interamente da materie prime gm e che, quindi, un divieto nella commercializzazione di tali prodotti avrebbe generato di fatto un notevole incremento dei costi e un forte ridimensionamento di questo importante settore dell’industria agroalimentare.
“È giunto il momento di aprire”, prosegue il presidente Allodi, “un dibattito serio e sereno sull’apporto che l’evoluzione scientifica può offrire all’agricoltura e al grande tema dell’alimentazione. Nei primi mesi del 2015 è stato finalmente riconosciuto all’Efsa il ruolo ultimo di controllore rispetto alle questioni concernenti la salute e i possibili rischi legati al consumo di Ogm. Bisogna ora superare i pregiudizi ideologici e riaprire il dialogo con la scienza, riattivando la ricerca in agricoltura anche in pieno campo, senza la quale non vi sono prospettive per un settore trainante dell’economia del nostro Paese e per la tutela dell’efficienza delle nostre produzioni,”.
red.