Home Attualità Non solo economia: l’allevamento del bestiame ha un ruolo “sociale”

Non solo economia: l’allevamento del bestiame ha un ruolo “sociale”

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La pratica dell’allevamento non ha solo valore alimentare ed economico, ma riveste anche un importante ruolo sociale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. A sostenerlo è la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura: “Il bestiame è fondamentale per il sostentamento di circa un miliardo di persone povere. Fornisce reddito, alimenti di qualità, carburante, energia, materiale da costruzione e fertilizzanti, contribuendo alla sicurezza alimentare e alla nutrizione. Per molti piccoli agricoltori, infine, il bestiame fornisce anche una rete di sicurezza in caso di bisogno”.

 

In un’ottica che guardi il più possibile al lungo termine, spiegano gli esperti Fao, è bene che la zootecnia continui a dare i propri frutti limitando il più possibile gli effetti negativi sull’ambiente: secondo il rapporto “Affrontare il cambiamento climatico attraverso il bestiame: la valutazione globale delle emissioni e delle opportunità di mitigazione”, infatti, il settore zootecnico potrebbe ridurre del 30% le emissioni di gas serra mediante un impiego più diffuso di pratiche già esistenti e di tecnologie più efficienti.

 

 

Gli esperti della Fao sono convinti che non solo è possibile ridurre di molto le emissioni di gas inquinanti, ma anche che il processo di riduzione è alla portata di tutti gli allevatori: gli interventi raccomandati per migliorare l’efficienza del settore zootecnico e allo stesso tempo ridurre le emissioni inquinanti risultano infatti compatibili con l’aumento delle produzioni e garantiscono, quindi, più cibo e redditi più elevati per gli allevatori, con conseguenti ricadute positive sulla sicurezza alimentare e sulla riduzione della povertà soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, nei quali l’allevamento del bestiame è una delle principali fonti di sostentamento e rappresenta una fonte sempre più importante di proteine.

 

Foto: Pixabay

m.c.