Home Attualità Oncologo Tirelli:«Ogm preziosi anche perfarmaci come l’insulina»

Oncologo Tirelli:«Ogm preziosi anche perfarmaci come l’insulina»

333
0

“Sono completamente in disaccordo con quanto riferisce il ministro De Girolamo sugli ogm. Dire che l’Italia è ogm free è una pia illusione perchè la soia che mangiano i nostri animali è prevalentemente ogm, altrimenti morirebbero di fame perchè la soia non ogm non sarebbe sufficiente e quindi stiamo già mangiando da tempo carne ogm”, dichiara Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di oncologia medica dell’Istituto Tumori di Aviano e vice presidente dell’Associazione Galileo 2001 per la dignità e la libertà della scienza.

 

“La ricerca ha dimostrato che non vi è stato un solo caso riconosciuto di tossicità per l’uomo, di induzione di allergenicità, di danni ambientali, di flusso genico, di attentato alla biodiversità. Tutte le accuse mosse alle piante geneticamente modificate fanno dunque parte del “potrebbe” non dello “scientificamente dimostrato”. Che le piante Ogm siano più sicure di quelle tradizionali perché accuratamente controllate è la conclusione cui è giunto anche il Commissario Europeo per la Ricerca Scientifica dopo aver condotto un’indagine per 15 anni in 400 istituti di ricerca europei con un investimento di 70 milioni di euro. Il prodotto agricolo tradizionale invece non è controllato – continua Tirelli – e non è vero che i cibi naturali non presentano rischi per la nostra salute. Già nel novembre 2003 la regione Lombardia dovette ordinare la distruzione del 20% del latte prodotto perchè contaminato da aflatossine, notoriamente cancerogene, che scompaiono nel caso di coltivazione ogm, ed oggi la situazione del latte tossico in Friuli Venezia Giulia è del tutto analoga. In conclusione, come dimostrato anche negli Usa, gli Ogm sono scevri da tossicità e ci aiutano a modificare favorevolmente gli alimenti che introduciamo”.

 

Non va dimenticato, continua l’esperto, “che tutte le piante coltivate dall’uomo per produrre cibo, mangimi per animali e prodotti non sono naturali ma risultato di incroci, mutazioni. Non bisogna inoltre dimenticare che il contributo degli ogm all’alimentazione si estende anche alla produzione di nuovi farmaci, ad esempio l’insulina, un tempo prodotta dal pancreas del maiale – sottolinea Tirellai – ma non perfettamente simile alla proteina umana quindi rigettata dai pazienti. Un batterio Ogm è venuto in loro soccorso: nel colibacillo è stato introdotto un gene che codifica l’insulina, isolato a partire da cellule umane quindi assolutamente identica a quella secreta dalle cellule del pancreas umano e senza rischi. Oggi i pazienti diabetici di tutto il mondo – conclude – ne traggono enormi vantaggi”.

 Foto: Pixabay

Redazione