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Cina, acquicoltura in crescita tra il 2013 e il 2018

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Sarà l’acquicoltura il settore con il tasso di crescita maggiore per i mangimi cinesi. A sostenerlo è il China Animal Feed Industry Review to 2018, un report che ha analizzato lo stato di salute del settore mangimistico nel Paese asiatico tracciando delle previsioni di sviluppo fino al 2018. Tra il 2013 e il 2018 il tasso di crescita annuale composto sarà del 4.7%, in calo rispetto al quasi 7% del quinquennio precedente. 

Con gli oltre 180 milioni di tonnellate di mangimi prodotti (fonte: rapporto Alltech) la Cina è il maggior produttore mondiale di alimenti per animali e il catalizzatore di tutto il mercato orientale. A livello globale, infatti, è l’Asia a farla da padrona con oltre 350 milioni di tonnellate di prodotti (fonte: rapporto Alltech). Tra i diversi settori la miglior performance sarà registrata dall’acquicoltura, mentre resterà dominante il segmento dei mangimi per i suini (tasso di crescita dell’11.8%) dal momento che la Cina è il maggior produttore e consumatore di carne di maiale. A seguire l’avicoltura, l’acquicoltura, i mangimi per i ruminanti e, infine, quelli per cavalli e animali domestici. 

Non solo grande produttrice, la Cina è anche tra i maggiori Paesi esportatori di mangimi nel mondo. Sul versante delle importazioni, invece, Pechino compra soia, farina di pesce, mais e grano in grande quantità allo scopo di soddisfare la domanda interna di produzione di mangimi. Il peso delle materie prime nei costi è del 70%.

 


Foto: Pixabay

Vito Miraglia